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venerdì 14 settembre 2012

Arriva l'autunno, torna il calcio SGS



Dopo un'estate fatta di documenti, permessi, cartellini, certificati medici, assicurazioni e accordi di sponsorizzazione, arriva la nuova stagione sportiva 2012/2013, caratterizzata da una novità: i premi preparazione.
Quelli che una volta parevano essere cosa per pochi, ora sono cosa per tutti, giustamente.
Ma le società questo non vogliono capirlo.

Perchè?
Perchè al tempo d'oggi, soprattutto nelle piccole realtà come quella di Ruvo di Puglia, tutti vogliono essere presidenti, ma nessuno vuol uscire la moneta per valorizzare la propria squadra!
Così facendo abbiamo 4 squadre di calcetto, tutte di livello medio-basso (l'unica forse che si salva è l'A.S.D. San Rocco che dovrebbe comunque far bene, anche se ha perso 2 pezzi pregiati), con 4 presidenti diversi, tutti in cerca di quel talento tanto sperato e sognato ma che a quanto pare non vogliono valorizzare a pieno: in serie A i giovani di talento vengono pagati, eccome (vedasi Verratti al PSG), perchè così facendo si fa sentire innanzitutto al ragazzo lo sforzo che la società ha fatto per lui e indirettamente si fa capire la sua importanza nel progetto della squadra.

Ma il punto è: queste società hanno davvero un progetto?
Ormai sappiamo benissimo che la progettualità anche nel calcio o calcetto conta molto: pianificare il proprio percorso è fondamentale per non dover rinnovare la squadra ogni volta. Ed è in questo che dalle nostre parti si sbaglia.
Ci sono quest'anno anche società che giocano a livello nazionale, tanto decantate da qualcuno. Cercano ragazzi interessanti, poi arriva il momento della contrattazione ed esce l'ormai nota scusa: "è un periodo di crisi, soldi non ce ne sono, non posso pagartelo". E allora perchè "giocare" con i sogni di questi ragazzi?
Sia ben chiaro: le società non vogliono sfruttare i ragazzi per arricchirsi (o almeno alcune società), ma se ci facciamo due conti vediamo che un ragazzo il premio di preparazione lo vale tutto.
Vediamo un pò!
Facciamo un conto su un ragazzo che ha giocato per la stessa società in 3 anni, considerando che magari ha pagato solo l'iscrizione ed il kit, senza pagare le mensilità:


- Mensilità: 8 mesi * 3 stagioni * 35€ = 840€ 
- Staff tecnico che ha seguito il ragazzo (2 mister): 2 Mr. * 3 stagioni * 8 mesi * 150€ (circa) = 7200€
- Trasferte: 10€ benzina * 3 stagioni * 15 trasferte (orientativamente) = 450€ 

Con queste sole 3 voci arriviamo già a 8490€ . Considerando che il premio di preparazione previsto è di 11.200€ (per società professioniste), beh ci siamo quasi!
Ma per le società che ricevono il giocatore così non è.

Allora è comodo fare i galli davanti agli altri ergendosi presidente o direttore sportivo di società di Lega Pro o superiori e poi giocare con i sogni altrui, magari mettendo di mezzo genitori che sognano loro per i figli!
A che gioco vogliamo giocare?
Sta di fatto forse è la Federazione stessa che dovrebbe cominciare ad indagare seriamente sulla professionalità delle società, perchè se il calcio continuerà ad essere condotta da gente che pavoneggia e poco programma, avremo sempre lo stesso problema: quello di un calcio povero di tecnica, ma pieno di raccomandati (cosa che in realtà già accade).
Le società devono capire che il premio di preparazione è un riconoscimento alla società che lo ha cresciuto, ma anche una garanzia del fatto che la società ricevente il ragazzo vuole seriamente investire su di lui!
Ma siamo certi che questa è la volontà di queste società?
Fortunatamente la parte burocratica di queste rognose liberatorie, sta per cessare e si passerà al calcio giocato, quello in cui i ragazzi giocano per divertimento (se entrano a far parte di una società fatta di gente seria) e non per competizione.
Non mi resta che augurare a tutti i miei colleghi ed amici una proficua stagione sportiva 2012/2013 con la speranza di poter ricevere tante soddisfazioni dal campo e magari togliersi qualche sassolino dalla scarpa!
Buon divertimento!!!