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mercoledì 29 maggio 2013

Genitori...non allenatori!


Genitori...duro lavoro!  
Per loro?
No!
Per gli allenatori!!!
Quante volte è capitato di dover zittire i genitori perchè davano istruzioni da bordo campo?
Quante volte è capitato di dover far rientrare qualche giudizio di troppo su altri ragazzi/bambini?
Insomma è un bell'ostacolo. Un ostacolo non molto difficile da superare: basta dare poche regole, precise e farle rispettare sempre.
Capisco il tifo dei genitori per i propri figli, capisco che ai loro occhi sono sempre i migliori ma ognuno è chiamato a rispettare il proprio aspetto educativo: i genitori sono genitori, l'allenatore è l'allenatore! 

Guai a intrecciare i due aspetti, per il bambino/ragazzo sarebbe una confusione totale.
Che ben vengano i genitori appassionati di calcio, ma devono sempre ricordarsi che davanti ai loro occhi hanno persone che si formano con corsi, che hanno alle spalle anni di esperienza e che il più delle volte sanno ciò che fanno (ahimè c'è ancora in giro gente improvvisata).
Il genitore dovrebbe essere da stimolo per il proprio figlio, dovrebbe incitarlo...o meglio...dovrebbe incitare il proprio figlio e la sua squadra, perchè si fa squadra anche nel tifo!
Tifando anche per gli altri, gli altri genitori capiscono che sul quel genitore si può contare e si crea sinergia anche tra i genitori creando così una rete fitta e proficua all'interno della società perchè le scuole calcio non devono essere viste come semplici luoghi di gioco/sfogo per i ragazzi, ma devono essere viste anche come luoghi d'interazione sociale, luoghi di confronto tra genitori/genitori, genitori/allenatori. I bambini che escono da questi luoghi escono ben formati sotto l'aspetto civico, sportivo e culturale.
Non è semplice creare ambienti del genere perchè molto spesso capita di vedere allenatori o società che operano con i bambini semplicemente per scopi di lucro (e sono tanti) oppure per sentirti "grandi" davanti ad altri.
Invece no: l'allenatore ha un ruolo molto importante nella formazione di un bambino, è colui che può inculcare l'aspetto del fair play o colui che può creare "mostri sportivi" ed in questo il genitore deve essere cosciente che il mister può fare una parte del lavoro, il resto spetta ai genitori che devono seguire le stesse linee guida dell'allenatore.
Per questo serve sinergia tra le parti. 

Per questo il mister non deve essere visto come colui che "mette in panchina il proprio figlio" e poi magari ci si dimentica delle altre volte in cui ha giocato.
Genitori e Mister devono avere stima reciproca, se realmente si ambisce ad una formazione completa e sana del bambino.
A parole è semplicissimo, ma nei fatti la storia cambia perchè oltre a saper fare una giusta analisi del bambino, il mister deve essere capace di fare una giusta analisi al genitore (sia ben chiaro non stiamo parlando di psicologia, ma di semplice conoscenza dell'altro, del modo di pensare e di comportarsi). Ma anche il mister sarà soggetto a questa analisi e in questa deve presentarsi per quel che è, senza apparenze o maschere: i rapporti devono essere trasparenti davanti ai bambini e davanti ai genitori.
Quindi come ben si può capire come in ogni tipo di rapporto, anche qui c'è multilateralità d'intese, il segreto sta nell'essere sempre se stessi, cercando d'avere piena fiducia da parte dei bambini e dei propri genitori.
Insomma la lealtà prima di tutto, del resto il fair play sportivo su questo si basa. ;)

martedì 28 maggio 2013

Gioca con la testa e con la grinta!



Come richiesto dalla squadra, farò un'analisi delle singole prestazioni dei giocatori della nostra categoria Allievi, nella partita del campionato sperimentale contro il San Gerardo, partita persa per 3 a 0 non di certo per meriti dell'avversario ma più che altro per demeriti nostri.
La nostra squadra si è mostrata troppo timorosa e poco concentrata, disunita nelle fasi di gioco e frettolosa nel voler scaricare la palla. Tutto questo ci ha costretti a giocare per lungo tempo nella nostra metà campo, sbagliando due tiri che parevano essere dei rigori in corsa e perdendo palla con estrema facilità.
Ma passiamo ad analizzare nel dettaglio le varie prestazioni.

D'Elia: un portiere che può dare tanto, ma davvero tanto alla propria squadra in termini prestazionali e di carisma. E' un ragazzo saggio ma che alterna momenti di euforia a momenti di concentrazione. Le sue prestazioni calcistiche sono identiche e questo lo paga con i goal (dato che dopo di lui in campo non c'è nessuno a difendere la porta). E' giovane ma a livello calcistico è in una fase molto importante della sua formazione: ora deve dare il meglio di se, perchè dopo non ci sarà più tempo e dovrà semplicemente raccogliere i frutti del lavoro fatto finora. Non ha grandi responsabilità sui goal, ma da lui ci si aspetta il salto di qualità. Ha le capacità di potersi caricare sulle proprie spalle la squadra e dovrebbe farlo, infondendo in tutti i suoi compagni un grande senso di responsabilità. SAGGIO MA SOLO IN PARTE Voto: 5.5

Sorice: un difensore dalle grandi qualità, reattivo, rapido, intelligente. Peccato pecchi di troppo timore reverenziale verso l'avversario (chiama a se spesso e volentieri Salvatore, lasciando un buco sulla fascia destra). Dovrebbe essere più "cattivo" in termini sportivi. Anche lui nel reparto è chiamato a fare la differenza, è chiamato al "comando" del reparto. La squadra ed il mister si aspettano molto da lui. Dopo una fase di leggero sbandamento avuta ad inizio sperimentali, forse perchè aveva perso il suo riferimento di reparto (Gabriele Lamarca), ha riacquisito parziale sicurezza e si è visto. NELLA BOTTE PICCOLA C'E' IL VINO BUONO Voto: 6- 

Pagano: non so perchè, ma dagli spalti si ha la sensazione che giochi giusto per, che giochi senza troppa voglia di vincere! Pare stia disputando partitelle tra amici ma così non è. Poco attento in fase difensiva, impreciso negli interventi, scoordinato nei tiri... Insomma ciò che dimostra in allenamento, lo perde totalmente in partita. Anche lui dovrebbe acquisire fiducia in se, non dovrebbe temere le partite e dovrebbe affrontarle con la giusta concentrazione, senza lasciarsi distrarre da ciò che lo circonda. Il calcio come tutti gli sport richiede concentrazione: sono dell'opinione che prima della tecnica, serva la testa. Quindi Aldo lavoriamo su questo. SPAESATO Voto: 5- 

Minafra: come Pagano anche lui pare giochi solo perchè glielo dice il mister. Non mette in campo grinta, voglia di vincere, rabbia agonistica. Gioca con estrema tranquillità e questo lo paga in termini di concentrazione. La sua fascia a volte diventa terra di nessuno, o meglio, terra dell'avversario. Questo è il risultato di allenamenti incostanti, di troppa voglia di scherzare con i compagni e poca voglia d'impegnarsi seriamente. Nessuno nasce imparato...c'è tutto da imparare. SBANDATO Voto: 5-

Cantatore: entra al posto di Minafra, ma la sua prestazione non è degna di nota. Praticamente si limita ad una sgroppata inconcludente e poco più. Anche lui ha bisogno di lavorare con la testa: troppo scherzo non aiuta nella crescita calcistica. Serve serietà, concentrazione e costanza negli allenamenti. I frutti verranno solo seguendo questa ricetta, faticosa, ma fruttuosa. FANTASMA Voto: S.V.

Caputi: dovrebbe essere il leader assoluto dello spogliatoio, con Limitone e D'elia a fargli da spalle, ma pare che non voglia investirsi di tale ruolo o almeno in campo questo dimostra. Parla col mister solo per lamentarsi e non per chiedere suggerimenti. Con i compagni si arrabbia poco e poche volte "chiama la carica". E' un ragazzo con un buon talento, molto intelligente e capace e deve essere forte nel prendersi le redini di questa squadra. Può farlo, deve farlo, ma deve esserne convinto lui in primis. La sua prestazione non è soddisfacente per i suoi standard, pare essere frettoloso, timoroso d'avere la palla tra i piedi, lui che di tecnica ne ha da vendere. A volta toglie palla ai compagni senza una precisa ragione, quando invece potrebbe cercare profondità...diciamo che come il resto della squadra era in una giornata NO! Ma sappiamo di che pasta è fatto. Ripongo in lui grandissima fiducia. CAVALIERE OSCURATO Voto: 5.5

Yassien: il nostro mediano (come ogni big che si rispetti, anche noi in squadra abbiamo il nostro mediano di colore, e anche simpaticissimo :) )! Peccato non sia in giornata anche lui. Spaesato, timoroso, impreciso sulle palle alte (dovremo lavorare anche su questo)...insomma non il Yassien che conosciamo e che vediamo in allenamento. Solo la concentrazione mentale potrà fargli fare il salto di qualità. FRASTORNATO Voto: 5

Maggialetti: entra al posto di Yassien, il nostro Prince Boateng (non per il gioco, ma solo per l'aspetto fisico :) ). Frettoloso nel voler scaricare palla e quando lo fa sbaglia anche il passaggio. Poca visione di gioco, lento nella lettura del gioco...diciamo che questo è giustificabile data la sua assenza prolungata dagli allenamenti, ma non deve essere una scusante nel lungo periodo. Deve riprendere un pò di smalto. WORK IN PROGRESS Voto: 5-

Paparella: è un giocatore dalle buone qualità ma che pare non voglia farle emergere, per pigrizia, per svogliatezza...non si sa. Sta di fatto che gioca con troppa foga, facendo spesso falli stupidi ed inutili che potrebbero essere evitati se solo stesse più attento nelle varie fasi di gioco. Concede troppo spazio agli avversari, indietreggia quando invece alle sue spalle è coperto da Sorice...insomma la fretta fa i figli cechi. Dovrebbe essere più ponderato e concentrato. Anche per lui lavoro di testa. FURIA Voto: 5-

Caldarola: è un portento! Entra a mille e corre su tutti i palloni (a volte inutilmente). Dovrebbe capire bene quando intervenire e quando entrare negli spazi. Dovrebbe avere più visione del gioco ed una lettura più accurata dei tempi di gioco. Di grinta ne ha da vendere...facesse qualche sconto e ne desse un pò anche ai suoi compagni di squadra. Un ragazzo su cui si può lavorare benissimo. Ci darà buone soddisfazioni. Lo aspettiamo. CAVALLO RABBIOSO Voto: 5+

Zizzo: per lui una prestazione media. Anche lui sembra giochi con poca voglia. Non ha grande grinta (Saverio sai a chi darne un pò) ed è timoroso nell'affrontare i contrasti. E' poco propositivo e di questo la squadra ne risente, chiudendosi il più delle volte nella propria metà campo e dando pochi grattacapi agli avversari. Da lui ci si aspetta di più. ASSONNATO Voto: 5- 

Paparella Edoardo: entra in partita in corso ma la sua prestazione non è degna di nota. Come Cantatore... 

Basile: che dire...il Basile che conoscevo non lo vedo ormai da circa 2 anni! Il Basile tecnico, rapido, freddo, intelligente (nel gioco) si è perso nei meandri di non so dove. Butta palla a casaccio, calcia mandando la palla sempre alta, frettoloso nel gioco, impreciso, inconcludente...Insomma il giocatore che mi ha sempre affascinato si è perso. Io vorrei rivederlo all'opera perchè è una meraviglia. Sono certo che tornerà il giocatore che ho avuto il piacere di vedere. DA RITROVARE Voto: 5-

Desimine: ha tecnica ma non ha testa...insomma un giocatore che non andrà lontano. Giocare la domenica mattina, andando a letto alle 4, denota una grande incoscienza. In partita fa poco...qualche dribbling non possono caratterizzare un'intera partita. Troppo macchinoso nel gestire la palla. E' un ragazzo che deve rientrare in dei ranghi precisi e definiti, attualmente è troppo sbandato! Così non si va da nessuna parte. MACCHINOSO Voto: 5

Limitone: è il giocatore che più mi sta sorprendendo! E' bravo, intelligente, attento, concentrato e rapido. Peccato sia poco preciso sotto porta. Scivola tanto in campo, forse troppo. Saranno le scarpe? Nel caso converrebbe cambiarle. Per il resto anche lui con D'elia e Caputi dovrebbero trascinarsi la squadra ed hanno le capacità e caratteristiche per farlo. SCIVOLOSO Voto: 6-



domenica 19 maggio 2013

Il calcio delle donne

Sabato 11 e domenica 12, sul campo S. Pio Enziteto, in occasione della "Women's Football Day", si è disputata la fase di qualificazione per il Torneo delle Regioni che si giocherà dal 23 al 30 Maggio a Chianciano. La selezione femminile Under 15 Pugliese, inserita nel Girone 4 Area Sud con le Rappresentative di Molise, Basilicata e Sicilia, si è qualificata seconda, conseguendo due vittorie con Molise e Basilicata e perdendo il match decisivo contro la rappresentativa Siciliana.
Tra le ragazze convocate da Mister Stefano Arnone, era presente la ruvese Maria Chiapperini, ragazza del 1999 tesserata per la A.S.D. Soccer Ruvo di Francesco Camerino.
Maria potrebbe essere uno splendido esempio per le ragazze ruvesi ma soprattutto per i molti genitori che considerano il calcio un gioco prettamente maschile: una ragazza che da sempre ha voluto giocare a calcio, pur dovendo affrontare lo scetticismo dei ragazzi, e disputando ,per giunta, con loro, i campionati FIGC!
Ricordo ancora quando, con la categoria Pulcini, prima, e con la categoria Esordienti, dopo, presentandoci sui campi delle altre società, i ragazzi della squadre “avversarie” rimanevano davvero colpiti dal fatto che con i loro coetanei giocassero delle bambine, bambine che nella realtà dei fatti si dimostravano capaci di essere al loro stesso livello.
Quest’anno Maria ha disputato il campionato Regionale categoria Giovanissimi maschile, dimostrando d’essere una ragazza molto attenta e precisa nelle fasi di gioco, tanto da meritare la convocazione nella Rappresentativa Regionale Under 15.
Il calcio femminile è in evoluzione e fortunatamente sta prendendo piede in Italia, anche nella nostra Regione (basti ricordare i campionati di calcio a 5 e calcio a 11 che vedono sempre nuove società iscritte) con non poche difficoltà e con il grande scetticismo che a volte i genitori hanno verso questa disciplina in rosa. Ma il calcio è uno sport come tanti, uno sport in cui essere donna o uomo non fa differenza, dove l’unità di spogliatoio, la condivisione di emozioni, di gioie, di delusioni ne fanno da padrona, come in un qualsiasi altro sport di squadra.
La Federazione Italia Giuoco Calcio sta cercando in tutti i modi d’incentivare il movimento calcistico femminile in modo da renderlo una solida realtà nel panorama sportivo nazionale italiano e la Women's Football Day ne è un bel esempio, una manifestazione in cui vengono coinvolte scolaresche, società femminili di varie categorie, nella quale i genitori possono tastare con mano la gioia che le proprie figlie vivono quando calciano quella sfera fin’ora vista sempre colorata di blu. Ora quel blu sta diventano anche rosa.
A Maria non importa se i suoi compagni di squadra sono ragazzi o ragazze. Di fatto ha già espresso la volontà di restare un altro anno con noi, nonostante abbia già richieste in società femminili di calcio a 11, come la Pink Bari che disputa il campionato di Serie A2, e calcio a 5.
Non ci resta che farle un grosso in bocca al lupo per la Fase Finale del Torneo delle Regioni per Rappresentative Under 15 e al tempo stesso auguriamo al calcio femminile ruvese di poter avere sempre nuove appassionate.