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giovedì 26 giugno 2014

Altro mondiale, vecchi problemi!


Calcio d'angolo per l'Uruguay. Palla in area. Godin...Rete! Italia 0 - Uruguay 1 
Chi mai avrebbe detto che quel goal avrebbe portato il calcio italiano nel caos più totale? Nessuno!
Eppure così è stato: Prandelli si è dimesso insieme ad Abete, è nato il caso Balotelli - senatori, si ridiscute su cosa ci sia da fare in Italia per riportare il calcio ai fasti di un tempo.
Insomma Godin è diventato colui che dopo anni è riuscito a farci aprire gli occhi perchè noi italiani siamo un pò così. Se malauguratamente fossimo giunti anche in semifinale non sarebbe successo forse tutto questo, avremmo chiuso ancora una volta un occhio, ma poco importava poi se in Europa League o in Champions in finale non arrivano più le italiane.
E' da anni che speravo nelle dimissioni del Sig Abete perchè in realtà da quel 2006, quello che doveva essere l'anno zero del calcio italiano, altro non ho visto che un tribunale che emanava sentenze su prove magicamente sparite e solo tanta ma tanta farsa mediatica che di sportivo aveva davvero ben poco.
Adesso gli equilibri sono tornati (forse se prima qualcuno vinceva un motivo c'era) e per fortuna stanno emergendo anche altre società storiche italiane come la Roma (purtroppo per mano di uno straniero, ci mancherà la Roma dei Sensi). E' inutile citare le milanesi che in realtà sembra stiano seguendo il tracollo dei loro vertici nella società italiana.
Ma non basta...anzi...nella realtà dei fatti non è stato cambiato nulla.
In Italia abbiamo tantissime scuole calcio, tanti tesserati ma la Federazione per la base non riesce mai a stanziare nulla. Mi verrebbe da chiedere: ma tutti i soldi che le società versano che fine fanno?
Perchè non ripartire dalla base?
Il modello Olandese, Tedesco e Spagnolo (a prescindere dal mondiale brasiliano nelle competizioni europee le squadre spagnole dominano la scena) ci insegnano che lavorare e puntare sui giovani sia l'arma vincente. Noi siamo la nazione che piange gli adii ma che non si preoccupa di costruire in casa i talenti...piuttosto preferiamo acquistarli dall'estero perchè fa notizia, perchè crea mercato. 
Ma non ci rendiamo conto che costruire talenti in casa propria aiuta il bilancio societario, aiuta un movimento sportivo nazionale, aiuta quelle tante scuole calcio che lavorano per passione e per vedere i propri tesserati emergere.
Quanti sono gli osservatori che si aggirano tra le competizioni regionali e non?
Quanti raduni sono organizzati ma pilotati?
E' pur vero che il livello calcistico si sta abbassando anche nei centri calcistici, complici presidenti di vecchia data che non riescono a creare un ricambio generazionale all'interno dei propri staff perchè molto spesso discordi sulle nuove metodologie d'insegnamento.
Siamo la nazione in cui le società di serie A si fanno pagare le affiliazioni (cosa assurda, dovrebbero essere loro a proporsi nelle varie province per allargare la loro rete d'osservazione).
Siamo la nazione che lascia in mano ad un manipolo di presidenti la possibilità di decidere sul campionato che loro stessi andranno a disputare. Ma insomma, così combinati dove vogliamo andare?
E' da anni che chiedo una serie B allargata, con all'interno le seconde squadre dei top team. Molti non sono d'accordo col collocarle subito in serie B? Bene, facciamole partire dalla D. Finchè non giungono in B possono essere promosse, dopodichè non possono più puntare al titolo.
Altra competizione da cambiare è la Coppa Italia: perchè creare una preselezione a seconda della posizione raggiunta in classifica a fine campionato? Facciamo partire tutte insieme squadre di A, serie B e C. Unica regola: la gara viene disputata in casa della squadra di serie inferiore. In caso di pari serie si procede col sorteggio. Questo non solo per aumentare lo spettacolo e la magia intorno ad una coppa sempre più snobbata, ma anche per venire incontro a società che non hanno grande disponibilità economica.
Chissà se il nuove presidente Federale avrà questa sensibilità ma soprattutto tanto coraggio nel cambiare le cose. 
Si parla di Albertini o Tavecchio. Come tutte le cose all'italiana sarà una scelta politica fatta di voti.
Chissà poi quale sarà il nuovo CT: i candidati pare siano molti, di certo avrà già gatte da pelare, in primis il caso Balotelli e per questo non escludo che il prossimo ct possa essere proprio Mancini, colui che ha creato l'immagine di Balotelli, colui che gli ha permesso di conoscere anche il calcio inglese. Francamente non la ritengo la scelta più azzeccata per questa nazionale da costruire da zero, ma nel calcio italiano non conto nulla. Quindi aspettiamo le risposte di chi conta. Intanto speriamo in una rinascita.
Il 2006 doveva essere l'anno 0 ma ci ha regalato un mondiale e tante emozioni. Questo 2014 sarà un nuovo anno 0 ma ci sta regalando solo fardelli per il futuro.
Ci risiamo...buon anno zero a tutti.