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sabato 7 maggio 2016

Morti...inseguendo la propria passione, il proprio sogno!

L'immagine scioccante di Ekeng crollato sul campo. Epa


Filomeno Di Terlizzi (17 aprile 2015)

Giuliano Taccola (1969) - muore a termine di Cagliari vs Roma
Luciano Vendemini [basket] (1977) - muore nel prepartita 
Renato Curi (1977) - crolla in campo al 5' del secondo tempo di Perugia vs Juventus
Andrea Cecotti (1987) - muore per trombosi alla carotide avvertita al 29' del primo tempo di Treviso vs Pro Patria
Luca Bandini [basket] (1992) - muore per ipoplasia dell'aorta. Avverte il malore nello stesso palazzetto in cui Vendemini morì 15 anni prima
Davide Ancilotto [basket] (1997) - aneurisma celebrale. Avverte il malore durante un quadrangolare del precampionato
Marc Vivien Foè (2003) - morto per infarto al 71' della semifinale di Confederations Cup
Miklos Feher (2004) - tromboembolia polmonare avvertita in un match della Superliga Portoghese
Serginho (2004) - al 14' del secondo tempo muore per arresto cardiaco
Antonio Puerta (2007) - muore dopo diversi arresti cardiaci. Il malore lo avvertì nella partita inaugurale della Liga Spagnola
Phil O'Donnell (2007) - arresto cardiaco dopo aver segnato una rete nel campionato scozzese
Kamila Skolilowska [atletica] (2009) - muore durante il ritiro con la nazionale polacca 
Daniel Jarque (2009) - muore per asistolia 
Simona Senoner [salto con gli sci] (2011) - muore in ritiro 
Naoki Matsuda (2011) - arresto cardiaco-respiratorio durante un allenamento con la sua squadra, il Matsumoto Yamaga
Vigor Bovolenta [pallavolo] (2012) - muore durante la partita Yoga Forlì vs Lube. Il giocatore aveva sofferto in passato di extrasistole ma questo non gli aveva inficiato la possibilità di continuare a giocare
Piermario Morosini (2012) - muore al 31' durante la partita Pescara vs Livorno per cardiomiopatia aritmogena
Dal Oen [nuoto] (2012) - muore dopo un allenamento a causa di un infarto
Ekeng (2016) - muore dopo aver giocato 7' 

Questi sono i professionisti e Mimmo per me lo era, un amico speciale, un fratello maggiore con cui poter parlare e confidarsi, morto su un campo di paese mentre si accingeva a giocare la partita che settimanalmente disputava con i suoi amici.
Ma oltre questi nomi ce ne sono tanti, tantissimi dilettanti, ragazzi che inseguivano un sogno, stroncato su un campo per malori o per inadeguatezza delle strutture o per mancanza di mezzi di pronto intervento, come il defibrillatore.
Non sapremo mai se queste morti sono la conseguenza di stress fisico o psicologico o di patologie pregresse o peggio ancora di visite mediche effettuate in modo poco approfondito.
Fatto sta' che nello sport gli organi competenti dovrebbero essere più severi con le società: ad oggi nel dilettantismo esistono molte società che si rivolgono a "medici dello sport" a dir poco ridicoli solo per risparmiare, ed in questo le Federazioni hanno grandi colpe perchè incassano fiumi di soldi dalle iscrizioni, dai tesseramenti e mai hanno pensato di stipulare convenzioni con centri medici sportivi specializzati in modo da far risparmiare le società sportive e garantire un'ottimo standard di visita agli atleti.
Tanto c'è da fare nello sport e non posso pensare che nel 2016 possano ancora esistere morti sul campo.
Ovvio è da considerarsi sempre l'eventualità di una morte improvvisa, impossibile da prevenire, ma la prevenzione non deve essere mai troppa, soprattutto se si considera che nei campi da gioco entrano in gioco varie dinamiche psico-fisiche che spesso e volentieri mettono a dura prova il nostro corpo, non rendendoci conto che non siamo automi ma che come esseri umani abbiamo dei limiti oltre i quali rischiamo la vita, unica e da preservare ad ogni costo, forse anche da preservare a volte dai nostri stessi sogni.



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